Newsletter 8/10

MANOVRA ECONOMICA & SICUREZZA: come volevasi dimostrare ancora una volta la solerzia è penalizzata mentre si “premia” l’indecisionismo e la “pigrizia”. É stato infatti prorogato (convertendo in legge il D.L. 78/10) al 31/12/10 l’obbligo per le aziende di valutare lo stress lavoro correlato. A questo punto non pare saggio “sposare” un metodo o un altro quanto aspettare qualche mese per vedere se finalmente vengono pubblicate le attese linee guida nazionali.

Con il medesimo provvedimento sono stati anche prorogati al 15 maggio 2011 i termini per l’applicazione del testo unico alle forze armate, all’università e alle scuole (!).

Infine è stata introdotta la cosiddetta SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività), che prende il posto non solo della DIA (Dichiarazione di inizio attività) ma anche ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta, comprese le domande per l’iscrizione in albi o ruoli utili per l’esercizio di nuove attività. Come tutte le procedure che ampliano il ricorso all’autocertificazione, non è possibile in presenza di atti comunitari o rilasciati dalle amministrazioni preposte alla tutela della salute e della pubblica incolumità, del patrimonio cultuale e paesaggistico e dell’ambiente. Con questa novità, per l’inizio dei lavori non è più necessario attendere i 30 giorni previsti dalla segnalazione all’amministrazione preposta. L’Amministrazione potrà effettuare verifiche in corso d’opera ed adottare provvedimenti di divieto in caso di carenze di requisiti nei 30 gg seguenti, oltre i quali vale il silenzio-assenso  (salvo per danni gravi e irreparabili al patrimonio artistico e culturale, l’ambiente, la salute e la sicurezza pubblica).

SISTRI: dallo scorso 26 luglio ha preso il via la prima fase di sperimentazione del sistema che prevede la possibilità per un gruppo rappresentativo di utenti di interagire con un demo e poter inviare segnalazioni e dubbi che costituiranno un prezioso feedback per il miglioramento del sistema stesso. Gli utenti potranno dapprima solo verificare la funzionalità mentre in secondo momento far pratica con l’inserimento dei dati. La prima fase dovrebbe concludersi con il 1 settembre, la seconda, aperta a tutti, avrà luogo durante il mese di settembre.

BACCO e TABACCO: stante l’appurato aumento del rischio infortunistico (oltre che l’ovvio danno alla salute) correlato alle abitudini al consumo di alcolici e alla dipendenza dal fumo di sigaretta e considerato il quadro normativo attuale con precisi obblighi in capo alle aziende, suggerisco di organizzare in azienda dei momenti formativi specifici mirati alla dissuasione dal consumo di alcool e tabacco. La politica del solo divieto non è efficace e finisce con l’essere (in particolare per quanto riguarda il fumo) completamente disattesa mentre attraverso la persuasione documentata è possibile migliorare lo stato di benessere generale e di conseguenza il rendimento sul lavoro riducendo al contempo il rischio infortunistico.

FORMAZIONE DIRIGENTI: si ricorda che dall’emanazione del cosiddetto correttivo (D.Lgs. 106/09) avvenuta nell’agosto dello scorso anno, l’obbligo formativo è stato esteso dai preposti anche ai dirigenti. Invito pertanto a verificare che in azienda si sia dato corso a tale obbligo e in caso negativo segnalo che PSA sta organizzando un corso di formazione interaziendale ad hoc pensato per i dirigenti. Vi terrò informati sull’iniziativa.

ARIA COMPRESSA: richiamo tutti ad un attento esame delle dotazioni aziendali e dei comportamenti degli operatori riguardo all’aria compressa, causa ogni anno di numerosi infortuni del tutto evitabili. Da un lato è necessario formare le persone affinché evitino l’uso sulla persona e facciano uso costante di DPI (occhiali, inserti auricolari e guanti) durante l’uso, dall’altro raccomandare ai preposti un’assidua vigilanza, infine verificare le dotazioni (raccordi, tubazioni, pistole, riduttori di pressione e silenziatori) per garantire il miglior grado di sicurezza tecnicamente possibile.

INFORTUNI 2009 – DATI INAIL: scesi a 790.000 i casi (-9,7% su 2008, anno già positivo) con  1.050 (-6,3%) eventi mortali, flessione più alta dal ’93 con una più marcata riduzione sul lavoro e più contenuta per i cosiddetti infortuni in itinere. Si stima che un 3% sia attribuibile alla minore esposizione al rischio (meno occupati, meno ore di lavoro) con conseguente -7% netto che comunque rimane un risultato del tutto apprezzabile. Dal 2002 quindi il risultato è di – 20,4% complessivo e – 29% per i casi mortali. Il settore più virtuoso l’industria (-18,8%), la zona migliore il nord est (-12,8%). Italia migliore della media UE per incidenza, peggiore per numero di casi mortali.

MALATTIE PROFESSIONALI 2009 – DATI INAIL: denunce cresciute del 16% (34.646, valore più alto degli ultimi 15 anni): aumento dovuto sia ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti da parte dei lavoratori che all’allargamento dell’elenco di malattie “tabellate” per effetto del D.M. 09/04/08.

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