Newsletter 10/11

NOVITA’

RINATO IL SISTRI

Dopo il “colpo secco” di agosto, come araba fenice rinasce dalle ceneri il SISTRI (un emendamento al senato lo ha salvato dall’accetta): il sistema ha nuova scadenza per la sua entrata in vigore “effettiva” (cioè con valore legale al posto degli attuali registri di carico/scarico) il prossimo 9 febbraio 2012 (… forse…) partendo con le aziende con più di 10 dipendenti (che partirebbero a giugno) e probabilmente con nuovo software e hardware (tanto per risparmiare!).

REQUISITI PROFESSIONALI CERTIFICAZIONI ANTINCENDIO

Con  D.M. 05/08/11 (G.U. 198 del 26/08/11) sono state riviste le procedure e i requisiti per l’autorizzazione ed iscrizione dei professionisti che intendono svolgere attività di certificazione antincendio (attività di norma esclusivamente attuata dai VV.F. ) negli elenchi ministeriali previsti dal D.Lgs. 139/06. Dimostrando la presenza dei requisiti in termini di competenze (laurea – iscrizione all’albo prof.le) e aggiornamento professionale (corso iniziale di almeno 120 ore e successivi seminari di aggiornamento) i professionisti potranno rilasciare dichiarazioni di conformità e certificazioni che consentirebbero ai comandi un rilascio pressochè automatico del “CPI”.

PRONTO INTERVENTO MALORI

L’arresto cardiaco provoca ogni anno decine di migliaia di morti, una gran parte durante le ore di lavoro: un intervento tempestivo con defibrillatore elettrico potrebbe salvare in molti casi la vita dell’infartuato. Da queste considerazioni nasce la norma D.M. 18/03/11, recentemente pubblicata, mirata a diffondere i defibrillatori automatici esterni in alcune tipologie di ambienti di lavoro (da definire in sede regionale secondo criteri di affollamento atteso, di isolamento rispetto a strutture sanitarie) dando possibilità d’uso anche a personale non sanitario purché opportunamente formato (da istruttori qualificati e con prova pratica). In allegato è riportato quanto già stabilito in sede di Conf. Stato Regioni (27/02/03) su criteri e modalità d’uso dei defibrillatori nonché la ripartizione regionale delle risorse economiche stanziate. Qualora si decida in un’azienda di installare un defibrillatore esso andrà collocato in posizione ben visibile e segnalata e sarà necessario provvedere alla formazione di un adeguato numero di addetti al primo soccorso.

APPROFONDIMENTI

CULPA IN ELIGENDO

La Corte di Cassazione (Sez. IV Penale – Sent. 20576 del 24/05/11 torna a ribadire un concetto già noto ma mai sufficientemente ricordato e compreso nelle aziende: in merito ad un infortunio mortale occorso per avvicinamento a organo in movimento non protetto di una macchina il datore di lavoro è stato ritenuto colpevole per aver mal predisposto la valutazione dei rischi (omissiva sull’accaduto). A nulla sono servite le deleghe, la nomina del RSPP e la sua formazione (ingegnere) e il fatto di avergli affidato la valutazione dei rischi. La sentenza ribadisce che dei contenuti della V.R. risponde direttamente il datore di lavoro. Non posso pertanto esimermi dal ribadire ancora una volta che il solo apporto del consulente esterno, presente in modo discontinuo negli ambienti di lavoro e cui vengono date informazioni spesso tardive e frammentarie NON PUO’ essere sufficiente per la costruzione di una solida ed esaustiva valutazione. DEVE essere preteso il contributo del medico competente per le questioni riguardanti la salute ed è fondamentale avvalersi di specialisti per l’analisi mirata dei molteplici fattori di rischio infortunistico (macchine, impianti, problematiche antincendio). P.S.A. è nata proprio per favorire il lavoro interdisciplinare e auspico in futuro una maggiore apertura a contributi tecnici diversi da quelli che il RSPP o il consulente “generalista” può concretamente garantire.

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