NOVITÀ: in arrivo testo unico sull’antincendio (ve ne daremo notizia prossimamente)
… nel frattempo
AMBITO: gestione “solidale e democratica” delle situazioni di emergenza
DESTINATARI: tutte le aziende
COSA FARE: dotarsi di un piano di emergenza concreto e completo, che consideri tutti gli scenari possibili e che su ciascuno preveda simulazioni pratiche (INAIL riconosce un punteggio nell’ambito degli interventi migliorativi che danno diritto a riduzione del premio). In particolare nella scelta dei sistemi di allarme va considerata la possibile presenza di portatori di handicap visivo o uditivo (quindi l’esigenza può essere di abbinare segnali sonori e luminosi e non solo preoccuparsi della loro “generica” udibilità). Inoltre considerata la possibile presenza di handicap motori, anche temporanei (legati ad esempio a postumi da infortunio) o ad oggettive maggiori difficoltà a muoversi con agilità (come ad esempio in gravidanza avanzata o nel caso di lavoratori o ospiti anziani), va decisa a priori la necessità di nominare la figura dell’accompagnatore e vanno ridotte o meglio eliminate le barriere architettoniche iniziando proprio da quelle che ostacolerebbero l’esodo delle persone verso il luogo sicuro.
Colgo l’occasione per ricordare l’importanza:
- · di una rapida ed efficace identificazione dei percorsi di esodo a mezzo di segnaletica chiara e ben visibile
- · di un repentino avviso degli addetti al primo soccorso e all’antincendio (non sempre conosciuti) … per la loro identificazione da parte dei presenti si possono usare schede informative con foto oppure elementi distintivi nell’abbigliamento (cappellini o maglie diverse dagli altri)
ENTRO QUANDO: le norme sulla gestione delle emergenze sono già in vigore da anni così come quelle che regolano la rimozione delle barriere architettoniche. Serve soltanto impegnarsi nella loro applicazione, sarebbe anche un gesto di civiltà e rispetto nei confronti di chi non ha la fortuna di godere di piena salute.