Pillola 14/13

LUTTO E SOLIDARIETA’

Morti SETTE operai in fabbrica-dormitorio: omicidio colposo plurimo, disastro colposo, omissione di norme di sicurezza e sfruttamento di mano d’opera clandestina, queste le ipotesi di reato per la Procura di Prato a seguito del rogo dello scorso primo dicembre.

Ancora una volta si parla di morti annunciate, di tragedia evitabile.

Se siamo davvero onesti con noi stessi e i nostri figli, dobbiamo smetterla di scandalizzarci a tragedia avvenuta ed imparare veramente ad applicare le regole di prevenzione tutti, denunciando chi non le applica e manifestando pubblicamente prima che ci siano vittime. Purtroppo invece sto osservando in questa occasione i due pesi e le due misure: nel dopo Thyssen, multinazionale e operai italiani, 7 vittime anche in quel caso, 6 anni fa, si parlò per mesi dell’accaduto, giungendo alla estensione della legge 231 alla sicurezza (inasprimento delle sanzioni), ad emettere il testo unico sulla sicurezza, che ha contribuito a ridurre del 20% in 5 anni le “morti bianche”: ora, a distanza di poco più di una settimana, dei 7 morti clandestini cinesi, solo 2 finora identificati, già non si parla più! Ogni morto sul lavoro, tutti allo stesso modo, ci grida che le regole che l’Italia si è data non sono e non devono essere burocrazia e oneri, sono investimenti nella vita, sono speranza di futuro sano e sereno per tutti quelli che lavorano. Chi non le rispetta fa concorrenza sleale e va combattuto, non solo dal Sindaco o o dallo SPISAL ma dal mondo economico che deve isolarlo, screditarne le politiche commerciali basate su pratiche illecite, metterlo fuori gioco! Chi si gira dall’altra parte, fa finta di niente o peggio ne trae beneficio sfruttando consapevolmente le persone acquistando a prezzi chiaramente incompatibili con un lavoro dignitoso e con il pagamento di tributi e contributi si macchia di quel sangue che ancora una volta il primo dicembre è stato immolato sull’altare del profitto e dell’indifferenza.

Lascia un commento

Comment
Name*
Mail*
Website*