Pillola DIC 20

INFORTUNI e RIFLESSIONI

Il 2020 sarà un anno di difficile lettura dal punto di vista delle statistiche degli infortuni visto il periodo di lock down e la crisi economica da COVID che ha modificato profondamente le dinamiche complessive del mondo del lavoro con settori fermi del tutto, altri fermi a momenti, altri ancora a ritmi serrati. Nella ns piccola esperienza lo ricorderemo sicuramente come un anno assai strano, con lunghi periodi di calma piatta dal punto di vista infortunistico presso la ns clientela e con momenti di grande preoccupazione per eventi anche gravi. Merita una riflessione da parte ns e di tutti i lettori il tema delle autorizzazioni ad effettuare manovre a rischio e a condurre mezzi pericolosi. Due degli eventi di maggiore rilievo sono legati proprio a queste situazioni ed è per questo che raccomandiamo ed esortiamo tutti a:

·         non consentire MAI e per nessun motivo a personale non formato di utilizzare mezzi di sollevamento e trasporto. Ricordo che per alcuni è prevista abilitazione PREVENTIVA (ai sensi dell’Accordo Stato Regioni del 22/02/12, ad esempio carrello elevatore) mentre per altri è sufficiente un’autorizzazione aziendale dopo frequenza di corso specifico, es. carro ponte. Nel primo caso è essenziale anche rispettare il quinquennio tra un corso ed il successivo pena la decadenza dell’abilitazione. Nel secondo è opportuno un periodico ripasso che suggeriamo sempre con cadenza quinquennale. Approfittiamo per informarvi che PSA è divenuta sede territoriale AIFES e può quindi d’ora in avanti erogare corsi abilitanti, per informazioni elena@progettosicurezzaambiente.it;

·         regolamentare in modo scritto, condiviso e pubblico le attività di manutenzione mirando a ridurre le interferenze con le attività produttive e escludendo per il personale non esperto e non autorizzato manovre di esclusione e by pass di dispositivi di sicurezza. La rimozione degli stessi è manovra ad alto rischio, deve essere effettuata solo in condizioni di sicurezza migliorata, con presidio di un responsabile e solo da personale formato limitatamente alle fasi (normalmente di collaudo, manutenzione straordinaria, ecc.) che lo rendono necessario, ripristinando poi subito dopo le condizioni di sicurezza;

·         coinvolgere e sensibilizzare i preposti nel saper prendere posizione in modo rigoroso e autorevole quando le condizioni precedenti riguardano il proprio reparto, far loro capire che non solo non devono tollerare comportamenti imprudenti ed iniziative scorrette ma devono intervenire prontamente per evitarli sospendendo ogni attività da cui possa derivare una lesione grave;

·         consultare i rappresentanti della sicurezza frequentemente e formalmente così da recepire ogni segnalazione utile su comportamenti pericolosi e incidenti e prevenire in tal modo infortuni evitabili.

ANALISI, CROCE E DELIZIA

Nella ns attività di consulenza ambientale e di Servizio di Prevenzione spesso dobbiamo interloquire con i laboratori di analisi trovando referenti più o meno “solidi” in termini di competenze ed esperienza. I problemi però più ricorrenti sono:

·         la tracciatura dell’attività (condizioni al contorno, lavorazioni in essere, microclima, ecc.);

·         la scelta del campione (su chi porre i campionatori di un’indagine in ambiente di lavoro, in quali condizioni effettuare una misura su un camino o uno scarico, ecc.);

·         l’affidabilità del risultato (prove accreditate o meno, modalità di campionamento opinabili, metodo analitico scelto);

·         esposizione a rischio di sanzione del cliente (tempi di comunicazione alle autorità rispetto al ricevimento degli esiti in azienda);

·         necessità di interpretare e interpolare i dati misurati (medie, rispetto cumulativo dei valori di esposizione per presenza di più inquinanti, ecc.).

Per cercare di ridurre i margini di contestazione, di errore, di sanzionabilità, riteniamo che la figura del consulente esperto sia un valore aggiunto fondamentale nel processo che va dalla richiesta e raccolta dei preventivi delle analisi alla loro esecuzione alla lettura ed interpretazione dei risultati. Per questo PSA si propone, affidandosi a laboratori accreditati e facendosi intermediario e garante del loro operato, come interlocutore diretto del cliente per i servizi di analisi ambientali (emissioni, scarichi, rifiuti, inquinanti aerodispersi in ambiente di lavoro). Potrete quindi chiederci una quotazione o di supportarvi nell’individuazione delle esigenze analitiche e nell’interpretazione dei risultati raccolti scrivendo al nostro esperto in chimica dott. Andrea Maroso, andrea@progettosicurezzaambiente.it  

PillolaDIC20_Infortuni_Analisi

 

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