Pillola Feb 16

GESTIONE DEL RISCHIO SISMICO

Dopo le violente scosse verificatesi tra il gennaio ed il maggio del 2012 con epicentro in Emilia Romagna il silenzio è tornato a calare su un aspetto così importante come una corretta preparazione al fenomeno terremoto, capace di terrorizzare perché poco prevedibile e dalle conseguenze spesso fatali e disastrose. Le iniziative per una oculata pianificazione del territorio, per l’adeguamento degli edifici più sensibili e per l’addestramento degli esposti al rischio sono purtroppo rare eccezioni e contraddistinguono solo pochi paesi virtuosi come il Giappone o di area anglosassone.

Ogni datore di lavoro ha suo malgrado l’arduo compito di valutare TUTTI i rischi dando a ciascuno un valore oggettivo e in funzione del medesimo pianificare le azioni necessarie secondo una scala di priorità che tenga conto della gravità del rischio ma anche della fattibilità tecnico economica delle stesse. Nell’attesa di attivare le soluzioni deve altresì intraprendere azioni temporanee compensative per cercare di ridurre il rischio.

Riteniamo fondamentale che in tutte le aziende si inizi il processo di valutazione di questo rischio così dimenticato e sottovalutato documentando un censimento oculato delle proprie strutture descrivendone:

  • la posizione e classificazione (zona sismica)
  • lo sviluppo (es. superfici, piani),
  • la storia (es. anno di costruzione, ampliamenti e ristrutturazioni),
  • la tipologia costruttiva,

Sarà inoltre utile procedere:

  • quantificando il numero di esposti,
  • esaminando arredi, oggetti e attrezzature (es. scaffalature) potenzialmente pericolosi in caso di evento sismico
  • verificando l’attuale conservazione (es. crepe) ed uso (conformità alle destinazioni originariamente previste) dell’edificio
  • analizzando se e come nelle procedure aziendali è trattata l’emergenza terremoto e
  • pianificando esercitazioni mirate.

Da queste attività potrà essere redatta una valutazione preliminare il più possibile oggettiva con indicazioni di misure di riduzione del rischio e eventuale opportunità o necessità di approfondimenti e adeguamenti strutturali.

Tale attività è un’utilissima occasione per visionare strutture ed attrezzature spesso a lungo ignorate o dimenticate in azienda: se infatti alcune dotazioni (come quelle antincendio o i mezzi di sollevamento) sono oggetto di controlli obbligatori e quindi abitualmente verificati, altri (si pensi alle strutture metalliche portanti di una copertura o di strutture verticali come sili, torri idriche, ecc.) non vengono sottoposte ad alcun controllo mentre gli agenti atmosferici, l’usura ed eventuali incidenti ne minano l’integrità e la sicurezza. PSA è a disposizione per pianificare la valutazione in funzione delle caratteristiche aziendali.

Per maggiori informazioni francesca@progettosicurezzaambiente.it

PillolaFEB16_Terremoto

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