Diritto al lavoro e diritto alla sicurezza: un utile decalogo
Il recente fatto di cronaca del lavoratore impiegato in nero nelle campagne laziali, infortunatosi e lasciato morire senza soccorso, scaricato sul ciglio di una strada, riaccende ancora una volta i riflettori su un fenomeno per il quale non vi è stato negli anni alcun percepibile miglioramento, quello del moderno schiavismo nella civile Italia… Nell’esprimere lo sdegno, la vergogna, il ribrezzo, la rabbia per l’accaduto e la solidarietà verso questi “fantasmi” e le loro famiglie, vicine e lontane, penso sia giusto anche fare una riflessione su quanto nella quotidianità delle aziende si nascondano purtroppo spesso una moltitudine di piccole iniquità ed ingiustizie verso migliaia di lavoratori a causa della precarietà del loro contratto. Non esiste infatti solo la piaga del lavoro nero ma anche un sottobosco di lavori poco garantiti e tutelati. Penso quindi doveroso riassumere cosa ogni azienda, nella figura del datore di lavoro, deve attivare, dal punto di vista sicurezza e salute, fin dalla partenza del primo rapporto di lavoro, a prescindere dalla forma contrattuale di questo.
- Designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (può essere il datore di lavoro stesso nelle piccole aziende), figura che deve possedere qualifiche professionali e che deve aiutare l’azienda a valutare i rischi, elaborare procedure di sicurezza e organizzare le attività di informazione e formazione dei lavoratori.
- Valutare tutti i rischi dell’attività pianificando di conseguenza le misure di prevenzione e protezione che si rendono necessarie per la tutela della sicurezza e salute del lavoro.
- Designare in numero adeguato le persone da incaricare per la prevenzione e lotta antincendio e il primo soccorso così da garantire l’efficace gestione delle situazioni di emergenza. A questi lavoratori deve essere dedicato un percorso formativo specialistico ed è importante siano coinvolti in simulazioni periodiche su tutti gli scenari ipotizzabili
- Nominare un medico competente ed assicurare per tutte le mansioni ove siano presenti rischi per la salute del lavoratore la visita medica preventiva per acquisire il giudizio di idoneità alla mansione cui deve essere adibito.
- Divulgare ogni informazione utile per inquadrare il contesto in cui il lavoratore lavorerà, le persone di riferimento, i rischi presenti, le cautele da adottare, sotto forma di segnaletica, sussidi didattici, verificando la comprensione della lingua da parte del lavoratore.
- Organizzare i corsi di formazione di base (generale e specifica) sulla base dei rischi di comparto: ricordo a tal riguardo che la sanzionabilità per l’omessa formazione scatta dopo i 60 giorni dall’assunzione ma in caso di infortunio la mancata formazione costituisce aggravante ed è comunque contestata.
- Predisporre procedure di sicurezza con particolare riguardo alle situazioni di emergenza individuando gli scenari possibili e per ciascuno prevedendo le azioni da intraprendere e affidando di conseguenza incarichi a personale formato. Le procedure di sicurezza devono anche riguardare le modalità di lavoro ordinario con macchine, attrezzature, sostanze pericolose, ecc.
- Prevenire le interferenze tra soggetti esterni (appaltatori) e i propri dipendenti e qualora non evitabili, gestirle al meglio per ridurne il più possibile gli effetti.
- Dare attuazione alla normativa antincendio riguardo le strutture, le dotazioni, l’organizzazione della prevenzione incendi acquisendo ove previsto specifico parere positivo dalle autorità.
- Organizzare l’igiene e la pulizia nei luoghi di lavoro per prevenire l’insorgenza di problematiche o patologie correlate alla proliferazione microbiologica.
I diritti ad un lavoro regolare e sicuro devono essere garantiti in ogni loro aspetto: ogni volta che accettiamo o scegliamo una scorciatoia per comodo, per fretta, per interesse e rimandiamo o non diamo seguito ad uno o più di questi (ed altri) obblighi non facciamo altro che negare un diritto e finiamo con l’avvicinarci e assuefarci gradualmente e inconsapevolmente ad uno sfruttamento del lavoro e ad una concorrenza sleale.
In particolare ribadisco l’importanza di dare piena attuazione agli obblighi di base sopra citati per i lavoratori assunti con contratto di somministrazione o a tempo determinato senza attendere la stabilizzazione del rapporto: un infortunio o una malattia professionale che dovesse emergere o sopraggiungere nel primo periodo di lavoro porterebbe all’azienda molto più oneri e problematiche rispetto all’impegno profuso per dar seguito ai disposti normativi.