PILLOLA NOV 22

TRA IL DIRE E IL FARE

I decreti in materia di prevenzione incendi, che in questo periodo hanno iniziato la loro prova sul campo essendo per molti aspetti entrati in vigore, ci ricordano l’importanza di non fermarsi alle valutazioni, alle progettazioni, alla preparazione alle emergenze ma che è fondamentale misurarsi con la capacità di mettere in pratica le conoscenze (ad esempio con le simulazioni dei diversi scenari e l’addestramento degli incaricati) e che è altrettanto strategico investire tempo e risorse nel presidio dei luoghi e delle dotazioni. Se infatti l’usura delle cose, l’incuria di molti, la superficialità di altri, che nel quotidiano fanno silenziosamente la loro opera, non vengono contrastate con un’azione programmata e sistematica di controllo volta a verificare il mantenimento nel tempo delle condizioni di efficienza ed integrità di impianti e materiali acquistati ed installati per la prevenzione, sarà stato reso vano l’investimento e sarà messa in discussione l’incolumità e salubrità del lavoro.

Nell’aggiornamento dei documenti di valutazione dei rischi che ormai da anni abbiamo avuto occasione di predisporre per la ns clientela ci accorgiamo come spesso rimangano inevase le azioni concrete programmate e poste in carico a diverse funzioni aziendali (ufficio acquisti, manutenzione, preposti, ecc.).

Da un lato quindi si costruisce un sistema di gestione con procedure che descrivono i ruoli, definiscono le responsabilità e che vengono divulgate ai soggetti coinvolti, dall’altro si rischia di perdere l’occasione di fare sicurezza sul campo, di mantenere l’ordine e la pulizia, di garantire l’efficienza delle attrezzature, ecc.

Come Servizio di Prevenzione e Protezione esterno ci siamo allora interrogati su come poter essere maggiormente di supporto in quest’ambito come strumento quindi concreto di presidio della sicurezza, su mandato diretto del datore di lavoro e con un piano preordinato sugli aspetti da monitorare.

Ai controlli (di norma obbligatori con cadenza semestrale) che già in molte aziende abbiamo storicamente preso in carico, in collaborazione e coordinamento con le aziende specializzate incaricate, riguardo a:

  • Mezzi di estinzione (estintori ed idranti)
  • Sistemi di esodo (vie ed uscite di sicurezza)
  • Segnaletica di emergenza
  • Dotazioni antincendio (armadio emergenza)
  • Sistemi antincendio passivi (porte tagliafuoco) e attivi (allarmi)
  • Sistemi di messa in sicurezza (sganci elettrici e valvole di intercettazione)
  • Dotazioni di primo soccorso

in tempi successivi abbiamo organizzato ed effettuiamo controlli periodici anche su:

  • Cancelli automatici con particolare riferimento ai loro dispositivi di sicurezza (EN 13241)
  • Scale fisse e portatili (EN 131)
  • Scaffalature (ai sensi della norma EN 15635)
  • Continuità conduttore di terra (prese elettriche)
  • Dotazioni di sicurezza dei carrelli elevatori
  • Sicurezza delle attrezzature sotto gancio
  • Efficienza delle valvole di sicurezza dei serbatoi in pressione

E’ buona regola anche laddove vi siano contratti di manutenzione e controllo affidati a ditte dei diversi specifici settori, non lasciare lunghi periodi di mancato controllo su queste dotazioni e attrezzature così importanti per la sicurezza dei lavoratori.

Il controllo del SPP viene quindi pianificato ed effettuato in alternanza a quello delle ditte specializzate stabilendo la più opportuna periodicità laddove non oggetto di specifica norma cogente, in funzione dell’intensità d’uso e degli scenari di rischio presenti.

Tutti i controlli vengono registrati dando immediata notizia al datore di lavoro di eventuali anomalie riscontrate per un tempestivo coinvolgimento degli addetti al ripristino – riparazione (interni o esterni che siano).

Nel programma annuale delle nostre attività cercheremo di dare sempre maggiore spazio a questa fondamentale attività. Non esitate a contattarmi per ogni dubbio e per approfondire il tema nello specifico della vs peculiarità.

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