PILLOLA NOV 24

Scoppio ed esplosione: le strategie per la prevenzione

La recente tragedia occorsa a Bologna dove hanno perso la vita due operai a seguito di uno scoppio che ha causato il parziale crollo di una struttura ha riportato all’attenzione delle cronache un tema spesso sottovalutato, quello della sicurezza degli apparecchi contenenti fluidi in pressione.

Merita quindi tornare a sottolineare quanto sia importante non solo affidarsi ad aziende specializzate per l’acquisto di recipienti e tubazioni ma anche e soprattutto a soggetti qualificati per la loro installazione e per la loro manutenzione.

La normativa è ormai consolidata da anni e prevede:

  • l’obbligo di denunciare l’installazione (se si superano determinate soglie dimensionali) attraverso una semplice pratica su portale informatizzato dell’INAIL (il cosiddetto CIVA) così da poter attribuire un numero di matricola all’apparecchio e dare così inizio al successivo iter di controllo
  • il dovere di sottoporre il recipiente o tubazione a verifica periodica idraulica di funzionamento (anche in questo caso sono previsti valori sotto i quali la verifica non è dovuta) affidandola a soggetto abilitato (elenco pubblico e ufficiale)
  • la necessità di effettuare prove di integrità al decimo anno di vita così da attestare che l’eventuale perdita di spessore (ad esempio per effetto di corrosione interna) sia ancora entro valori di accettabilità. Anche in questo caso la verifica, da affidare a ditta specializzata, è sottoposta al vaglio di soggetto abilitato per la convalida del possibile proseguo di funzionamento in sicurezza.

Per garantire nel tempo il mantenimento della sicurezza di questi apparecchi scongiurando quindi scoppi che come dimostra la storia degli eventi infortunistici sono spesso accompagnati da danni rilevanti e a volte dalla morte del personale che si trovava nelle vicinanze, è importante affidarli a manutentori esperti che provvedano a:

  • verificare l’efficienza delle valvole di sicurezza (e a sostituirle se necessario)
  • testare i dispositivi di sicurezza a bordo apparecchio (ad es. pressostati o manometri)

Altrettando importante è la salvaguardia degli apparecchi studiando il luogo di installazione più idoneo e garantendo nel tempo che non siano interessati dall’azione degli agenti atmosferici (che accelerano e aggravano i fenomeni di usura) o di agenti chimici aggressivi (es. acidi).

Un aspetto correlato e che è altrettanto sottovalutato è la sicurezza di serbatoi e bombole mobili sia durante l’utilizzo che nel loro deposito quando non in uso.

Spesso capita di trovare bombole in pressione, anche contenenti gas pericolosi come acetilene o propano o ossigeno, lungo percorsi (che ricordiamo potrebbero costituire vie d’esodo in caso di emergenza) o in prossimità di aree di manovra o peggio di postazioni ove si trovano possibili fonti di innesco. In presenza di perdite da valvole, raccordi o tubazioni flessibili (che ricordiamo avere una scadenza) la dispersione di gas infiammabili anche a metri di distanza può portare all’innesco di atmosfere esplosive con conseguente fatali per chi si trova in quegli spazi.

Non ultimo va considerato l’aspetto non meno letale e anch’esso sovente poco considerato, della modifica dell’atmosfera per la graduale saturazione dell’ambiente da parte del gas contenuto nel recipiente in caso di fuoriuscita indesiderata. Si tratta spesso di recipienti caricati a qualche centinaio di bar con conseguenza che qualora si verifichi un guasto ai dispositivi o una rottura il volume potenzialmente interessato da una significativa modifica dei parametri di respirabilità è assai vasto. Avere quindi bombole di azoto, argon, CO2 in ambienti dalle cubature modeste o privi di ventilazione permanente (aperture dedicate) costituisce un grave pericolo: nella scelta quindi della migliore posizione per collocare qualsiasi serbatoio in pressione è bene pensare sia all’ipotesi scoppio – esplosione prevedendo cosa potrebbe succedere a quello che si trova intorno e privilegiando quindi situazioni ove vi sia sufficiente sfogo in campo libero, sia all’ipotesi perdita del fluido provvedendo a garantire un’adeguata aerazione continua.

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