Pillola GIU 15

TUTELA DELL’AMBIENTE TRA PENALE E AMMINISTRATIVO

Dallo scorso 29 maggio, per effetto della Legge 68/15 sono state introdotte importanti novità in materia penale ambientale.

Da un lato infatti alcuni reati gravi contro le matrici ambientali (ad esempio inquinamento ambientale, disastro ambientale) sono stati inseriti sia nel codice penale per punire la persona fisica responsabile della loro commissione, che nel regime sanzionatorio previsto dal D.Lgs. 231/01 nei confronti della persona giuridica responsabile (l’azienda ad esempio il cui gestore ha commesso il reato). Dall’altro, novità a mio avviso assai più rilevante, è stato previsto un meccanismo del tutto analogo a quello già presente in materia di sicurezza (D.Lgs. 758/94) che prevede, in presenza di una violazione alle norme del testo unico dell’ambiente (in assenza di danno o pericolo concreto di danno all’ambiente), l’emissione da parte dell’ente di controllo di un verbale di prescrizioni con un tempo congruo e non prorogabile più di 6 mesi, per ottemperarvi e con l’ammissione, dopo ottemperanza, al pagamento di una sanzione amministrativa ridotta (un quarto del massimo previsto).

Il procedimento penale previsto per moltissime fattispecie, verrà quindi “congelato” fino all’accertata ottemperanza (l’ente di controllo ha 60 giorni di tempo dopo la scadenza della prescrizione) e al conseguente pagamento, a seguito dei quali la contravvenzione è da considerarsi estinta. Scopo del provvedimento è duplice:

  • rendere più severe le pene laddove sia concreta ed evidente la gravità della condotta del soggetto verso l’ambiente con conseguenti danni quantificabili e accertati all’acqua, l’aria o il suolo,
  • risolvere irregolarità ed eventuali situazioni ambientali critiche o potenzialmente pericolose in tempi rapidi al di fuori dell’ambito penale. Si tratta in questo caso spesso di illeciti di natura formale o senza concreto danno all’ambiente che finora hanno paralizzato i tribunali e costretto le aziende a sostenere spese legali spesso sproporzionate rispetto all’oggetto della contestazione.

Mi auguro si possa salutare questa nuova impostazione come una buona notizia e soprattutto che il nuovo approccio porti buoni frutti sia per i tempi di regolarizzazione e della giustizia che per le casse dello stato.

PillolaGIU15_ambiente_penale

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