Newsletter 4/10

DENUNCIA RIFIUTI: in arrivo  il decreto legge che prorogherà dal 30 aprile al 30 giugno il termine di presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD). Le aziende potranno utilizzare il “vecchio” modello secondo le consuete modalità di presentazione.
Non appena, alla luce dei contenuti del decreto, verrà pubblicato il nuovo software della Camera di Commercio per l’elaborazione del MUD, vi invierò i consueti moduli sui quali riportare i dati necessari alla denuncia.

RIFIUTI: il 29 aprile è l’ultimo giorno (prorogato dal 30 marzo per effetto del DM 15/02/10) per  l’iscrizione al SISTRI in particolare per produttori di rifiuti non pericolosi tra gli 11 e i 50 addetti e i produttori di rifiuti pericolosi fino ai 50 addetti.

Radiazioni ottiche: come già ricordato lo scorso febbraio, il capo V del titolo VIII del D.Lgs. 81/08 riguardante la protezione dalle radiazioni ottiche artificiali entrerà completamente in vigore dal prossimo 26 aprile 2010. Confermo la difficoltà sia nel reperire dati utili alla valutazione dei rischi sia soprattutto ad effettuare misure dirette delle radiazioni e suggerisco nuovamente di effettuare in azienda almeno il censimento delle sorgenti e del personale esposto coinvolgendo il medico competente per valutare eventuali integrazioni del protocollo sanitario.

RESPONSABILITÀ VS. TERZI SUI LUOGHI DI LAVORO: la Corte di Cassazione ha ribadito (sentenza n.43966 del 17/11/09) che “ il destinatario degli obblighi di prevenzione (cioè il datore di lavoro) è costituito garante non solo dell’incolumità fisica e della salvaguardia della personalità morale del prestatore di lavoro ma anche di persona estranea all’ambito imprenditoriale, purché sia ravvisabile il nesso causale tra l’infortunio e la violazione della disciplina sugli obblighi di sicurezza”.
“Le norme antinfortunistiche non sono dettate soltanto per la tutela dei lavoratori … ma sono dettate anche a tutela dei terzi, cioè di tutti coloro che, per una qualsiasi legittima ragione, accedono … in luoghi ove vi sono macchine che, se non munite dei presidi antinfortunistici voluti dalla legge, possono essere causa di eventi dannosi.

Ribadisco pertanto l’importanza non solo di darsi delle procedure scritte per la gestione degli accessi (autorizzazioni, informazioni, Dispositivi di Protezione Individuali) ma anche di farle rispettare dai soggetti (di norma i preposti) deputati a rapportarsi con gli esterni e ad accompagnarli nei reparti..

RUMORE: pubblicato lo scorso gennaio il rapporto tecnico UNI/TR 11347 che definisce un modello di programma aziendale di riduzione dell’esposizione al rumore nei luoghi di lavoro (sintetizzato nell’acronimo “PARE”). Partendo dai livelli di esposizioni più elevati (sopra gli 85 dB(A) il datore di lavoro deve indicare nel PARE gli interventi tecnici e organizzativi che, tra quelli concretamente attuabili, intende effettivamente realizzare fissando l’obiettivo acustico, dove tecnicamente possibile, in accordo con le indicazioni tecniche contenute nelle norme della serie UNI EN ISO 11690. Nell’identificazione delle modalità di riduzione del rischio devono essere considerati innanzitutto gli interventi che riducono il rumore alla sorgente, quindi quelli che lo riducono lungo il percorso di propagazione, infine quelli che agiscono direttamente sul posto di lavoro. Dalle prossime rilevazioni fonometriche l’azienda non potrà che tener conto di questa novità pianificando in modo più specifico e “quantitativo” gli interventi di miglioramento necessari.

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