PILLOLA OTT 18

PRIVACY – PUBBLICATO IN G.U. IL D.LGS. 101/18

Il 04/09/18, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del D.Lgs. 101/18 l’Italia si è formalmente adeguata alla normativa europea in materia di Privacy (GDPR). Il decreto è entrato in vigore lo scorso 19 settembre.

La scelta del Governo è stata di non abrogare il previgente Codice della Privacy (D.Lgs. 196/2003) ma di introdurvi le necessarie modifiche e integrazioni per adeguarlo alla normativa Europea.

Di seguito alcune delle principali novità del decreto attuativo che riguardano, nello specifico, le imprese.

Curriculum vitae: nei casi di ricezione di Curriculum vitae, l’informativa relativa al trattamento dei dati personali (art. 13 del GDPR) dovrà essere fornita al soggetto interessato al momento del primo contatto utile, successivo all’invio dello stesso. Non sarà più necessario ottenere il consenso del candidato al trattamento dei dati contenuti nel CV.

Minori: per i minori di quattordici anni il consenso al trattamento dei dati personali dovrà essere esercitato da chi ne ha la responsabilità genitoriale.

Micro, piccole e medie imprese: gli adempimenti privacy delle piccole e medie imprese saranno semplificati. Spetterà al Garante per la protezione dei dati promuovere e introdurre modalità semplificate di adempimento degli obblighi di trattamento. In attesa di tale intervento le PMI dovranno comunque adeguarsi alle previsioni recate dal GDPR e dal decreto attuativo…

Soggetti designati: la figura del soggetto incaricato al trattamento dei dati è sostituita da quella del soggetto “designato” il quale opererà sotto la diretta autorità del titolare o del responsabile del trattamento. Quest’ultimi sono liberi di individuare le modalità più opportune per autorizzare i soggetti designati al trattamento dei dati.

Dati genetici, biometrici e relativi alla salute: l’uso dei dati biometrici con riguardo alle procedure di accesso fisico e logico alle strutture ed ai sistemi con cui vengono effettuati i trattamenti è ammesso purché ciò avvenga nel rispetto delle misure di garanzia che dovranno essere dettate dal Garante.

Persone decedute: viene introdotto il diritto all’eredità del dato in caso di decesso. I diritti previsti dalla GDPR potranno essere esercitati da chi ha un interesse proprio o agisce a tutela dell’interessato, in qualità di suo mandatario, o per ragioni familiari meritevoli di protezione.

Sanzioni amministrative: le imprese che violano gli obblighi specificati dal decreto sulla privacy rischiano di vedersi irrogare multe che il giudice può stabilire in valore assoluto (dai 10 ai 20 milioni di €) o, per le imprese, in termini percentuali (tra il 2% e il 4% del fatturato annuo dell’esercizio precedente). Il compito di applicare le sanzioni – dietro reclamo dell’interessato, su autonoma iniziativa o in conseguenza di accessi o ispezione della guardia di finanza – è del Garante della privacy. Gli accertamenti pendenti alla data del 25/05/18 possono essere definiti in via agevolata pagando la sanzione amministrativa in misura ridotta (pari ai 2/5 del minimo edittale previsto per la sanzione).

Attività ispettiva: per i primi otto mesi dall’entrata in vigore del decreto attuativo, il Garante terrà conto, ai fini dell’applicazione delle sanzioni, del fatto che siamo nella fase di prima applicazione della nuova normativa.

Reclamo: viene introdotto il Reclamo al Garante come forma di tutela che il soggetto interessato può promuovere in alternativa al ricorso in Tribunale.

Sanzioni penali: il decreto ha introdotto nuove fattispecie di reato. Sono penalmente sanzionati:

  • il trattamento illecito di dati;
  • la comunicazione e diffusione illecita di dati oggetto di trattamento su larga scala;
  • l’acquisizione fraudolenta di dati personali oggetto di trattamento su larga scala;
  • la falsità di dichiarazioni al Garante e l’interruzione dell’esecuzione dei compiti o dell’esercizio dei poteri del Garante;
  • l’inosservanza dei provvedimenti del Garante.

È stato confermato il reato per la violazione relativa ai controlli a distanza e indagini sulle opinioni dei lavoratori (art. 4, c. 1 e art. 8 dello Statuto dei lavoratori).

 

P.S.A. S.r.l., si rende disponibile a fornirvi consulenza in materia, per qualsiasi informazione potete rivolgervi alla Dott.ssa Simona Russo – simona@progettosicuerezzaambiente.it

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